7^ Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari – Il messaggio del Presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari”
Il messaggio del Presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari”
C’è un giorno, nel cuore dell’anno, in cui l’Italia si fa eco di sé stessa. È la Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari, quando il Paese riscopre la propria voce antica, fatta di canti, passi di danza, costumi e sapori che profumano di memoria. Un giorno che non celebra soltanto il passato, ma la continuità di un’anima collettiva, la stessa che pulsa sotto le pietre dei borghi e tra le colline silenziose dove il tempo sembra ancora sostare. Da quel 26 ottobre 2019, di passi ne son stati fatti tanti e di importanti. Istituita dalla Presidenza del Consiglio, altri fregi hanno onorato la magia delle tradizioni quali ad esempio, il giusto riconoscimento al costume tradizionale con i suoi simboli, le sue bellezze, il racconto di una storia fatta di felicità, amori, lutti, guerre e la ritrovata pace del cuore. In ogni regione, da nord a sud, da del 26 ottobre 2021, si accendono i colori della festa: le gonne ampie e le camicie bianche, i tamburelli che chiamano al ballo, le fisarmoniche che parlano una lingua senza tempo. È l’Italia che danza, che si racconta con gesti antichi, tramandati di padre in figlio, di madre in figlia. Il folklore non è solo rappresentazione, ma è respiro dell’identità, preghiera laica e collettiva che unisce comunità e storie. La Federazione Italiana Tradizioni Popolari festeggia con i suoi trecento gruppi e copre la nazione di identità, passione e spirito di aggregante festa. Ogni gesto, ogni canto, ogni ricamo porta con sé un frammento di infinito. Dietro un costume c’è la pazienza delle mani che lo hanno tessuto, dietro una melodia c’è il vento di un monte o l’odore del mare, dietro una danza c’è la fame e la speranza, la festa e la fatica. Così, il folklore diventa poesia viva, incarnata nelle piazze, nei vicoli, nei cortili che si riempiono di voci, risate, e dell’emozione semplice del ritrovarsi.
In questa giornata, il Paese intero si rispecchia nella sua memoria condivisa. Si riascoltano gli echi dei campanacci, i suoni dei flauti pastorali, i canti di mietitura o di vendemmia: melodie che narrano la vita contadina, le sue stagioni, la sua sacralità. Ogni suono è una radice, ogni passo un ritorno. Non sia solo ricordo ma seme che continua a germogliare nei giovani nella riscopertadelle danze tradizionali, nelle scuole si torni a insegnare i dialetti, nei gruppi continuino a reinventare antichi riti con spirito nuovo. È la tradizione che incontra il futuro, la memoria che diventa speranza. Il significativo augurio viene dal presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari:
“Celebrarla significa riconoscere che il nostro patrimonio più prezioso non è custodito nei musei, ma nei cuori di chi ancora canta, danza, racconta. È un modo per dire che la cultura non si eredita soltanto: si coltiva, si abita, si ama.In questa giornata, l’Italia si fa coro, e il folklore la sua voce più autentica. Una voce che attraversa il tempo e ci ricorda chi siamo: figli di una storia che non smette mai di danzare.Un’occasione per rivolgere il più sentito augurio a tutte le donne e gli uomini che, con passione e dedizione, custodiscono e tramandano l’anima autentica del nostro Paese.La Federazione Italiana Tradizioni Popolari, che da subito si è attivata per celebrare la ricorrenza in tutte le regioni italiane, è da sempre presidio vivo di memoria, identità e bellezza. I suoi protagonisti, gruppi, maestri, poeti, sarte e ricamatrici, danzatori, musicisti, artigiani, esperti di parlate locali, studiosi e volontari sono il cuore pulsante di un’Italia che non dimentica, che celebra le proprie radici e le trasforma in futuro.
A voi, che con ogni gesto, ogni costume, ogni nota e ogni passo di danza rendete onore alla cultura popolare, va il nostro più profondo ringraziamento. La vostra opera è patrimonio, è ponte tra generazioni, è festa che unisce.
Che questa giornata sia non solo celebrazione, ma rinnovato impegno per continuare a valorizzare le diversità regionali, per rafforzare il senso di comunità, per far risuonare ovunque il battito delle tradizioni.
Con orgoglio e gratitudine, auguri a tutto il mondo folklorico italiano. Viva la cultura popolare, viva la FITP!
