Un'esperienza interessante

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La tappa sarda dell’annuale evento nazionale della FITP che si è svolta presso il teatro Eliseo di Nuoro, nella prima giornata dedicata alla cerimonia di consegna del premio Padre del Folklore, ha offerto al pubblico in sala numerose piacevoli emozioni; nella seconda serata sono emersi differenti e interessanti aspetti del patrimonio musicale popolare di alcune regioni della penisola e della Sardegna.

Dal mio privilegiato osservatorio, in qualità di presentatore, ho potuto cogliere direttamente la passione e la dedizione che ha segnato la “due giorni” nuorese. Presentare questa importante manifestazione è stato per me motivo di grande piacere e privilegio, poiché ho potuto cogliere di persona lo spirito che anima la Federazione Italiana delle Tradizioni Popolari e, al contempo, ho avuto l’opportunità di dialogare e scambiare riflessioni sul mondo delle espressioni popolari del nostro paese, con “personalità benemerite” che hanno speso e spendono tutt’ora la propria vita per divulgare al mondo il meraviglioso patrimonio culturale formato dalle sapienze ed esperienze di ciascuna comunità delle diverse regioni italiane.

È stata anche una buona occasione per offrire al pubblico non sardo presente, alcune informazioni per una migliore fruizione delle proposte relative alla tradizione musicale della nostra isola. Una prima serata è stata ricca di emozioni e spunti di riflessione che i magnifici dieci “padri del folklore” hanno saputo trasmettere.

Condizionato anche dalla mia personale passione per la musica e il canto polifonico nuorese, confesso di aver provato una immensa gioia a condurre la cerimonia di consegna del riconoscimento al maestro Giampaolo Mele Corriga.

Una vibrazione forte è scaturita dalla lettura delle motivazioni che hanno determinato la scelta della Federazione verso il maestro nuorese; un’altra quando lo stesso Giampaolo Mele, ha preso la parola e ha manifestato la sua commozione.

Un coinvolgimento emozionale totale che ha spinto il pubblico del teatro Eliseo verso una lunga e meritata standing ovation. Il concorso musicale, aldilà della classifica nelle due categorie riservate alle proposte tradizionali o di rielaborazione, ha offerto un piacevole ascolto dei differenti repertori e contesti, e ha lasciato emergere un interessante dato sul coinvolgimento di diverse generazioni impegnate in questo specifico segmento musicale.

Un segnale significativo di un interesse sempre crescente che fa ben sperare sullo “stato di salute” e sul futuro del mondo delle tradizioni musicali del canzoniere popolare italiano.