Folkatanè - 1° Raduno dei gruppi folklorici giovanili siciliani della F.I.T.P.

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La rapida alternanza di categorie istituzionali che spesso trascurano il passato senza prendersi cura di trasmetterlo alle presenti e successive generazioni, conduce irrimediabilmente alla perdita dei ricordi e, quindi, all’oblio. Le manifestazioni legate alla diffusione della cultura tradizionale mantengono, all’interno delle proprie specificità, varie forme legate a fenomeni collettivi e individuali definibili di cultura immateriale, ma anche fatti che si collocano nei prodotti materiale della cultura, quali per esempio i manufatti dell’artigiano domestico e quelli dell’artigianato dei mestieri. Queste manifestazioni, che si svolgono in numerose comunità locali, si caratterizzano per particolari e specifici aspetti; pertanto, ogni collettività presenta distinte e differenziate espressioni. Quindi, al fine di potere salvaguardare le peculiarità esistenti in ogni piccola comunità e zona, patrimonio per lo più indifeso e in via di estinzione, è indispensabile che i giovani vengano incentivati a riflettere sul passato e sulla necessità di procedere ad azioni indirizzate alla conservazione, alla tutela e divulgazione del patrimonio delle culture popolari. Allo scopo di riproporre sulla scena questo patrimonio di canti, di musiche e danze appartenenti alla tradizione siciliana, è stata realizzato a Gravina di Catania, nei giorni 19 e 20 maggio, il 1° Raduno Folklorico Regionale dei Gruppi Giovanili F.I.T.P. “FolKatanè”. L’organizzazione è stata curata da Alfio Russo, Presidente Regionale-Sicilia della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, con la collaborazione del Gruppo folklorico Gravinese “Carusiddi e Picciriddi”, presieduto da Marcella Messina.

Nel corso delle giornate i Gruppi partecipanti, interamente formati da bambini e ragazzi, nelle due mattinate hanno realizzato una sfilata per le vie del centro storico di Gravina, una cittadina situata sulle pendici meridionali dell’Etna, oltre ad una breve esibizione nell’Anfiteatro “Turi Ferro”. Nel pomeriggio, si sono esibiti sul palco, allestito per l’occasione dal Centro C. Katanè, presentando una serie di balli e canti tradizionali che hanno riscosso ampi consensi e apprezzamenti da parte del numeroso pubblico presente.

La prima giornata del Raduno ha visto le esibizioni di balletti e canzoni popolari delle seguenti Compagnie:

“A Musetta” proveniente da Troina (EN), nata nel 1996 allo scopo di riscoprire le antiche tradizioni, gli usi e i costumi della realtà culturale siciliana e troinese. Infatti, il suo obbiettivo principale è la divulgazione delle tradizioni con l’intento di dare un particolare contributo alla formazione delle generazioni dei giovani nel contesto della cultura locale. In tale quadro, il gruppo, guidato da Sandro Santapaola, ha assunto il proprio nome da quello del ballo tradizionale della città.

“Carusiddi e Picciriddi” di Gravina di Catania si esibisce in danze e canti folklorici siciliani. Il gruppo è presieduto da Marcella Messina che svolge la sua attività di direttore artistico all’interno dell’Associazione Gravina Arte, con lo scopo di diffondere la musica tra i giovani. Dal 2009 la Compagnia apre ad ogni forma di arte e genere musicale, trasformando tutte le attività in formazione, ritenendo che i ragazzi debbano essere pronti ad affrontare la vita attraverso la creatività in ogni suo aspetto, passando, quindi, dal modo di “ascoltare e guardare” a quello del “fare”. I “Piccoli Canterini della Riviera Jonica - Melino Romolo”; l’Associazione, che ha sede a Roccalumera (ME) e che è presieduta da Francesco Famà, dedica dal 2010 un rilevante spazio alla formazione dei più piccoli, con lo scopo di tramandare antiche leggende, filastrocche, giochi e ninne nanne ormai quasi scomparse dal tessuto sociale, all’insegna della semplicità e della bellezza dello stare insieme. I “Piccoli Canterini” del centro Jonico, nelle loro esibizioni, propongono una vitalità contagiosa, ricca di spontaneità.

Nella seconda giornata dell’evento sono stati presenti con i loro spettacoli di canti e coreografie i seguenti gruppi: i “Figli dell’Etna”, è un’associazione folklorica culturale di Catania, costituita nel 1956, ed è presieduta da Vincenzo Amaro. Il gruppo ricerca, conserva e trasmette lo spirito profondo e la genuina poesia delle radici e delle identità contadine siciliane, con particolare riferimento alla cultura del territorio etneo. La formazione dispone di un ampio repertorio di danze tradizionali e canti di lavoro che esprimono, durante gli spettacoli, i particolari aspetti dei caratteri delle comunità siciliane dell’area etnea. “Amastra” di Mistretta (ME), è un gruppo che opera dal 1994 e propone canti e balli popolari, mettendo in evidenza le tradizioni del paese nebroideo. I momenti emozionanti e l’entusiasmo che da sempre contraddistinguono i giovani di questa associazione, contribuiscono ad offrire al pubblico repertori di significativa sicilianità, ricchi di allegria e di coralità. Il Gruppo folk mistrettese, che opera nel “Centro studi e ricerche di tradizioni canti e balli popolari”, è diretto da Angelo Scolaro e Patrizia De Caro. I “Piccoli Cariddi”, è un gruppo folklorico di canterini, danzerini e musicisti ed è stato fondato a Messina nel 1972; prende il nome dal mitico mostro “Charybdis” posto da Zeus nello stretto peloritano e decantato da Omero nell’Odissea. Gli spettacoli proposti dai Piccoli Cariddi sono frutto di quarantasei anni di ricerche ed esperienze, realizzate mettendo in risalto la matrice culturale della sicilianità. Il Gruppo è diretto da Massimiliano Rinaldo e Maria Luisa Triglia.

I “Kore Junior” di Enna è un gruppo nato nel 2001 ed è presieduto da Giuseppe Restivo; ha sede nella città capoluogo più alto d’Italia (931 m s.l.m.). L’Associazione ha ultimamente realizzato un percorso di rivalutazione delle tradizioni ennesi, facendo leva in particolare sulle nuove generazioni, nella consapevolezza che l’amore per il passato vada coltivato in gioventù con esperienze rievocative che meglio ne consentono l’assimilazione. Tale conquista è stata possibile attingendo dalla memoria dei nonni, che sono perle di storia e di saggezza di vita. Come è noto, essi trasferiscono il loro sapere di memorie alle giovani generazioni.

Nelle due giornate dell’incontro si sono esibiti, vestiti con gli abiti tradizionali, circa 250 bambini, ognuno dei quali ha dato dimostrazione della propria bravura e preparazione. Straordinaria anche la collaborazione dei componenti dell’Associazione “Gravina arte”, che hanno prestato la loro preziosa collaborazione e assistenza ai componenti dei vari gruppi. All’evento, che è stato presentato da Elisa Giuffrida, ha preso parte il sindaco di Gravina di Catania, Domenico Rapisarda, che ha ringraziato gli organizzatori ed ha manifestato il proprio entusiasmo per la realizzazione della manifestazione, preparata nei minimi particolari e col doppio scopo di far divertire i bambini e far conoscere al pubblico le tradizioni popolari siciliane. Soddisfazione e complimenti ad Alfio Russo e a Marcella Messina sono stati pronunciati anche dal direttore del Centro C. Katanè, Rocco Ramondino, che ha espresso il proprio compiacimento per la riuscita della manifestazione. Visti i risultati positivi e il grande successo egli ha espresso l’ipotesi di istituire l’evento del “FolKatanè” anche per i prossimi anni.

A chiusura dell’evento il Presidente regionale F.I.T.P. ha rivolto un particolare elogio a tutti i dirigenti dei gruppi presenti, che per l’occasione hanno partecipato con formazioni di piccoli, ma che operano, tutti, anche con insiemi folklorici di adulti. Alfio Russo ha concluso affermando che i gruppi sono gli “eccezionali continuatori dell’opera di trasmissione delle tradizioni popolari della regione Sicilia”.

Quindi, in chiusura, Russo ha ringraziato il sindaco di Gravina, il Direttore del “Katanè e Marcella Messina per la loro fondamentale collaborazione alla manifestazione.