Diario di Viaggio: Stage di danze sui balli gioco svoltosi a Firenze

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Le 10 di mattina di venerdì 9 novembre: noi, Laura, Katia e Nelly, tre socie dell’associazione La Compagnia del Re Gnocco di Mapello (Bergamo) saliamo sul treno in Stazione Centrale a Milano. Direzione Firenze. O meglio, direzione “I balli gioco in Italia”: tre giorni di corso di formazione sui balli gioco italiani con Pino Gala, ricercatore, insegnante e antropologo della danza innamorato della tradizione e di quello che essa rappresenta. In programma 13 ore di pratica, 6 ore di teoria, 2 pranzi e 2 cene conviviali. Ma questi sono solo numeri e non possono spiegare il mondo che abbiamo visto aprirsi davanti ai nostri occhi man mano che entravamo nell’argomento, man mano che Pino spiegava danze e ci mostrava video, man mano che noi stessi sperimentavamo le danze. Un mondo, sì, perché per noi, che in associazione facciamo danze popolari in esibizione e, soprattutto, in animazione, i balli gioco erano un mondo totalmente sconosciuto. E sono stati una scoperta davvero sorprendente!
Ma andiamo con ordine! [...]

Dunque, i balli gioco, cosa sono? In effetti, tutti noi li conosciamo, anche se non ci siamo mai fermati a riflettere sulla loro natura o sulla loro funzione. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo giocato facendo il Girotondo, giusto? Ecco, il Girotondo è il più classico esempio di ballo giocato. 
I bambini lo utilizzano come semplice divertimento, un momento di spensieratezza che interrompe la routine quotidiana, una piccola fuga dalla realtà per entrare in un mondo piacevole e immaginario, un gioco. E se ci pensiamo bene questa definizione è applicabile anche alla danza. Oggi si è forse un po’ persa questa abitudine di ballare, ma da sempre le persone, le comunità, le civiltà, hanno usato la danza come momento di svago, di divertimento e di compensazione dalle fatiche della vita quotidiana. Ne risulta che il ballo giocato possiede una fortissima componente ludica, presente tanto nei balli-gioco per bambini, quanto (e forse anche di più) in quelli per adulti.
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Cosa riportiamo a casa da questo corso di formazione? La risposta più immediata è: un bel ricordo e tante nuove conoscenze. Ma, ripensandoci a qualche giorno di distanza, portiamo a casa anche qualche interrogativo e tante riflessioni aperte. Perché nella società di oggi il ballo ha perso la sua funzione centrale nella vita di comunità? E di conseguenza, noi che siamo i
gruppi folcloristici di ballo, che ruolo abbiamo in questo panorama?  [...]

L'articolo continua sul prossimo numero de "Il Folklore".